Il coronavirus ha sottolineato che la Cina ha vinto la terza guerra mondiale senza sparare un missile e senza che nessuno se ne accorga, la Cina si ha visto in una situazione d’emergenza pandemica senza precedenti, ha gestito la situazione della pandemia in totale autonomia, dimostrando al mondo che sono una potenza economica, di avere una tecnologia all’avanguardia, mantenere e sviluppare la propria economia interna, hanno aperto la produzione interna del paese senza grosse difficoltà, offrendo un aiuto concreto con personale sanitario e materiali di protezione sanitaria ai vari paesi in difficoltà.

Il coronavirus ha dimostrato che gli Stati Uniti d’America hanno cessato di essere il paese leader, che tutti i paesi del mondo possono e devono autogestirsi da soli, senza che gli USA debbano intervenire nelle decisioni interne di ogni paese, la gestione della emergenza sanitaria negli USA ha creato una serie d’incongruenze organizzative nell’affrontare l’emergenza sanitaria della pandemia del coronavirus, ha dimostrato di avere una potenzia economica a livello mondiale ma allo stesso tempo molto fragile e dimostrando così quanto sia necessario rivedere il sistema sanitario statunitense.  

Il coronavirus ha costretto l’isolamento sociale a tutti gli umani del pianeta terra, notando così che in poche settimane la terra a ripreso a vivere, la qualità dell’aria è migliorata, i mari e fiumi si sono ripuliti, gli animali sono tornati e si sono riprodotti. Abbiamo imparato che gli animali senza noi umani vogliono riconquistare il loro spazio perso.




Con il coronavirus i governi del pianeta hanno capito che, il personale sanitario resta una delle figure più importanti al mondo, dimostrando così che i governi devono investire più risorse per la sanità, capendo così quanto sia importante per l’essere umano avere il diritto alla sanità.

Il coronavirus ha fatto notare che il petrolio non vale nulla in una società senza consumo, che possiamo vivere senza sfruttare indiscriminatamente le risorse naturali e che dobbiamo rispettare di più l’ambiente, che il pianeta si rigenera rapidamente senza la presenza degli umani.

Il coronavirus ci insegna che è meglio adottare il principio della prevenzione, che la prevenzione salva più vite, che la prevenzione ha un costo inferiore, che bisogna investire nel settore della sanità, che bisogna investire nel settore della ricerca, ci insegna quanto sia fondamentale far rientrare in Italia a tutti i ricercatori e scienziati Italiani che sono andati a lavorare al estero, che loro sono una figura super importate al paese e possono cambiare il futuro e l’economia della nazione.




Il coronavirus ha dimostrato ai genitori che oggi i bambini non sanno giocare senza internet o TV, bisogna ricordare che loro sono il futuro di domani e che hanno la responsabilità nelle loro mani del pianeta terra, saranno i futuri scienziati del mondo. Abbiamo capito che i bambini hanno bisogno di relazionarsi con altri bambini e che il distanziamento sociale non fa bene alla loro salute.

Siamo tutti uguali, senza differenze sociali

Il coronavirus ha dimostrato che siamo tutti uguali, che non esistono differenza sociali, che la malattia e la morte non distingue né il colore della pelle, né lo status sociale ed economico, né le differenze ideologiche e religiose di ogni individuo. Gli umani sono i veri VIRUS sul pianeta.

Il coronavirus ci ha fatto notare quanto sia importante avere un lavoro fisso   e non sopravalutare nessun tipo di lavoro, ci ha fatto imparare che bisogna avere varie forme di entrate economiche su vari canali, che non possiamo avere una mentalità statica, bensì bisogna avere una mentalità molto più flessibile e che bisogna sviluppare la capacità all’adattamento in base al sistema geo-politico sociale ed economico. Finalmente abbiamo capito che il contadino svolge un ruolo importante nella società come il personale sanitario.

Il coronavirus ci insegna che nessun paese, nessun governo e che neanche  l’umanità è preparata ad affrontare una situazione d’emergenza come una pandemia del coronavirus.

Il coronavirus ci dimostra che l’essere umano è opportunista e spregevole indipendentemente dalla loro posizione economica o sociale aumentando i prezzi delle cose essenziali, che la razza umana è il peggiore nemico della natura, che siamo in grado a distruggere l’ambiente in che abitiamo e contaminiamo gli alimenti necessari per la nostra sopravvivenza.

Con il coronavirus abbiamo imparato che i social network sono utili, ci aiutano nella distanza a stare vicini, che allontana alle persone che possono stare vicini, che possiamo ricevere molte informazioni utili e che può creare molta disinformazione a volte molto pericolosa creando caos.

Con il coronavirus abbiamo visto che realmente la chiesa ha fatto molto poco per aiutare alla popolazione, lasciando un senso di incredibilità ai fedeli nel momento del bisogno.




 La società ha perso il valore della vita umana

Con la divulgazione del coronavirus abbiano tristemente notato che siamo soltanto numeri, che la società ha perso il valore della vita umana, che i governi sono più interessati a mantenere lo status economico a livello mondiale, anzi che ha proteggere la vita dei propri cittadini.

Il coronavirus a confermato che è più forte l’interesse economico che il valore umano, infatti, la pandemia ha svegliato la corsa dei governi per trovare un vaccino contro il virus, perché ciò rappresenta un guadagno extra miliardario, le case farmaceutiche hanno aumentato il proprio fatturato in modo esponente, i centri di provvidenza sociale hanno tirato un respiro di sollievo con la diminuzione drastica della popolazione più anziana.

Purtroppo con il coronavirus abbiamo imparato che la verità e sempre occulta, non sapremo mai la verità sulla sua origine, gli autori, le misure, il numero reale delle vittime nel mondo, il conflitto economico internazionale delle case farmaceutiche, la corsa dei governi per dominare l’informazione e la tecnologia.

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